Maggior sostenitore
Sabato 17 novembre
Vera Milani, Laura Antonaz, Anna Camporini, Carolina Intrieri, Emma Brambilla, Silvia
Vertemara, Alessandra Rampoldi, Miriam Frigerio, soprani
f
Elena Carzaniga, Camilla Novielli, Edvige Brambilla, Monica Fumagalli, Maria Isoldi,
Giovanna Ubiali, contralti
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Roberto Rilievi, Giuseppe Maletto, Maximiliano Banos, Gianluca Origgi, Davide
Colnaghi, Davide Nicolussi, Massimo Grechi, tenori
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Marco Saccardin, Gregorio Stanga, Alessandro Marchesi, Alfredo Magni, bassi
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Luciana Elizondo, viola da gamba
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Rosita Ippolito, violone
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Giangiacomo Pinardi, tiorba
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Gianluca Viglizzo, organo
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concerto a sostegno dell'Associazione Cicogna Sprint Onlus
nella Giornata Mondiale della Prematurità
La famiglia Gonzaga rappresenta uno dei più alti esempi di mecenatismo culturale in Italia.
Con questa loro grande attività, i duchi Gonzaga sono riusciti a creare nella città di Mantova uno dei poli artistici più importanti in Italia sin dal primo Rinascimento. In particolare, a partire dal XVI° secolo, con la fondazione della Basilica Palatina di S. Barbara (1575), luogo di culto personale della famiglia, e con lo sviluppo delle attività artistiche a corte, fu la musica che assunse un ruolo preminente.
I musicisti operanti alle dipendenze del ducato lombardo tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, erano tra i massimi esponenti italiani ed europei.
La musica rappresentata in questo concerto sarà esclusivamente sacra, composta dai principali autori presenti nella città di Mantova negli anni di massimo splendore del ducato lombardo.
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Il concerto è a favore de La Cicogna sprint Onlus, nella Giornata Mondiale della Prematurità.
Il 17 novembre è la Giornata Mondiale della Prematurità e, tra gli obiettivi dell'Associazione Cicogna Sprint onlus - nata nel 2009 dall'iniziativa di un gruppo di genitori, c’è innanzitutto quello di diffondere e divulgare il più possibile le conoscenze sul tema della prematurità e dare sostegno alle famiglie che improvvisamente si trovano a vivere un grosso trauma.
Accanto al supporto psicologico alle famiglie, l'Associazione supporta l'acquisto di macchinari, come l'analizzatore del latte materno che permette di somministrare latte con caratteristiche adatte alla sopravvivenza di bambini nati al di sotto del kg di peso.
Al momento l'Associazione ha appena acquistato la seconda incubatrice BABYLEO, la quale verrà consegnata all’Istituto “Gaslini” e, per l’occasione, sarà organizzata una festa che coinvolgerà tutti i bambini ricoverati.
In occasione della Giornata Mondiale della Prematurità, la terza edizione de La Voce e il Tempo, sosterrà Cicogna Sprint onlus devolvendo l’intero incasso del concerto di sabato 17 novembre, presso il Monastero di Santa Chiara di Genova, il quale vedrà protagonisti i giovani musicisti dell’Ensemble Biscantores, diretti da Luca Colombo.
Il programma propone l'ascolto di musica sacra, scritta da cinque compositori che furono attivi per altrettante generazioni di Duchi di Mantova: Guglielmo e i suoi successori, Vincenzo I, Francesco IV, Ferdinando I e Vincenzo II.
Giovanni Giacomo Gastoldi e Benedetto Pallavicino servirono alla corte di Guglielmo e, in seguito alla sua morte, di Vincenzo I. Claudio Monteverdi fu assunto da quest'ultimo e, quindi, sommariamente licenziato da Francesco, poco dopo aver ereditato il Ducato.
Si sa, ad esempio, che Salomone Rossi solo in alcuni periodi operò alla corte di Vincenzo - e, in altre occasioni - a quella dei tre successori, soprattutto per accompagnare alcune celebrazioni.
Amante Franzoni rivestì, invece, un ruolo di primo piano presso la Basilica Palatina di Santa Barbara durante i regni di Vincenzo I, Francesco, Ferdinando e Vincenzo II.
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Di questi cinque Maestri, solo Monteverdi vanta considerevole fama, mentre gli altri quattro risultano pressoché ignorati dal grande pubblico: sin dall'epoca in cui hanno vissuto e operato, raramente la loro produzione è stata rieseguita.
Per tale ragione i giovani musicisti dell'Ensemble Biscantores, alcuni dei quali hanno lavorato assiduamente al recupero del repertorio musicale mantovano, interpreteranno le composizioni sacre, quasi dimenticate, di Pallavicino, Franzoni, Gastoldi e Rossi.
A questi capolavori l'Ensemble affiancherà un gruppo di partiture liturgiche del "Divino Claudio", la cui musica è sempre un grande privilegio ascoltare: il concerto rappresenterà, quindi, l'occasione per inserirla nell'illuminato contesto musicale dei suoi "colleghi" a Mantova.
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La serata introdurrà quattro duchi Gonzaga che si resero promotori della produzione di musica sacra alla corte mantovana, dal 1587 circa - sotto Guglielmo - fino al regno di Ferdinando II, terminato nel 1626.
A differenza di Vincenzo II, durante il cui regno servirono solo Franzoni e Rossi (e solo per un brevissimo periodo di tempo), i quattro Duchi che lo precedettero - Guglielmo, Vincenzo, Francesco e Ferdinando - dimostrarono tutti di essere straordinari mecenati della musica alla corte di Mantova.
È noto, infatti, che Vincenzo, Francesco e Ferdinando aprirono le loro rispettive corti alla diffusione della musica secolare: tre sovrani che, inoltre, diedero impulso alla nascita di nuove forme di intrattenimento cortese, fra cui i primi, straordinari esempi di teatro musicale, come le magnifiche e rivoluzionarie opere L'Orfeo e L'Arianna di Monteverdi, ma anche tipologie di opere legate a particolari celebrazioni: di quest'ultimi, occorre menzionare il monteverdiano Ballo delle Ingrate che concluse i festeggiamenti per il matrimonio del principe ereditario Francesco Gonzaga con Margherita di Savoia nel 1608.
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Tuttavia, il grande florilegio artistico a Mantova trovò la sua consacrazione anche nel mecenatismo musicale a favore della Cappella Ducale, la Basilica Palatina di Santa Barbara. Si trattò di una sontuosa esaltazione delle arti, intrapresa durante il regno del Duca Guglielmo nella magnificenza più assoluta, insita all'interno di un ambiziosissimo progetto "a tutto tondo": la costruzione del capolavoro architettonico, il suo abbellimento con opere d'arte e reliquie, l'istituzione di una particolare liturgia, la dotazione di privilegi e, infine, una produzione musicale appositamente composta per la Basilica, tesa a glorificarne i riti e a portare lustro alla corte.
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L’Ensemble Biscantores, fondato e diretto da Luca Colombo, è un gruppo vocale e strumentale specializzato nel repertorio tardo rinascimentale e barocco formato da musicisti che hanno maturato la loro formazione nelle più prestigiose realtà musicali italiane ed estere.
L’alta preparazione e la grande duttilità musicale dei componenti permettono al gruppo di presentarsi in differenti organici: dall’ensemble madrigalistico al coro da camera.
L’ensemble si avvale di un gruppo solistico formato dalle più interessanti voci presenti sul palcoscenico europeo, protagoniste nelle più blasonate formazioni internazionali.
L’amore per la polifonia e il piacere di studiare pagine d’indiscussa bellezza si uniscono al desiderio di eseguire un repertorio filologicamente più rispondente alle prassi esecutive del tempo e di riscoprire materiale inedito di autori poco valorizzati nel panorama musicale odierno. Di particolare rilevanza è lo studio che l’ensemble ha rivolto in questi ultimi anni alla corte mantovana dei Gonzaga e alla liturgia propria della Basilica Palatina di Santa Barbara; studio finalizzato alla riscoperta e all’esecuzione di capolavori inediti, affiancati alle celebri opere di musicisti universalmente riconosciuti. Questo percorso è culminato in un’esibizione nella prestigiosa cornice di “Villa I Tatti” a Firenze sede di: The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, che ha ottenuto un entusiastico consenso.
L’ensemble, nelle sue varie formazioni, si è presentato in numerosi e prestigiosi festival italiani e internazionali riscontrando sempre un ottimo successo e critiche estremamente positive.
Di grande successo, di pubblico e di critica, è stata l’attività del 2017 per il 450° anniversario dalla nascita di Claudio Monteverdi che ha visto l’Ensemble Biscantores impegnato in vari concerti in tutto il nord Italia con le principali opere sacre dell’autore cremonese.
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Sin da giovanissimo, Luca Colombo si dedica allo studio del pianoforte ed in seguito all’organo avvicinandosi immediatamente alla musica rinascimentale e barocca. Ha studiato composizione con il maestro B. Zanolini presso il conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, e sempre nel medesimo istituto si è diplomato con il massimo dei voti in Musica corale e Direzione di coro con il maestro D. Zingaro. Ha ottenuto la specializzazione in Polifonie Rinascimentali con il massimo dei voti e lode presso il conservatorio “Tito Schipa” di Lecce sotto la guida del maestro D. Fratelli, con il quale ha inoltre completato con lode il diploma specialistico in Polifonia presso la Scuola civica di Milano. Accanto alla musica barocca e rinascimentale intraprende lo studio del canto Gregoriano con il maestro J.B. Göschl presso i corsi internazionali di Cremona, approfondendo lo studio cantando nel gruppo vocale “More Antiquo” di Lugano (CH) diretto da Giovanni Conti. All’attività artistica affianca l’attività di ricerca e trascrizione, rivolgendosi prevalentemente alla musica mantovana. Per la casa editrice Libroforte, diretta da Vittorio Ghielmi, ha pubblicato a sua cura vari volumi di musica rinascimentale, tra cui alcuni di Amante Franzoni, maestro di cappella della Basilica Palatina di S.Barbara in Mantova, e l’unico volume di musica vocale sacra giunto ai giorni nostri di D. Ortiz: il Musices liber primus. E’ regolarmente invitato a sostenere seminari e Master-class riguardanti le prassi esecutive rinascimentali e barocche presso Conservatori e istituzioni specializzate. E’ docente di teoria, contrappunto rinascimentale ed esercitazioni sulle fonti originali presso l’Istituto di Musica Antica della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano.
Lo splendore dei Gonzaga
20:30
Benedetto Pallavicino, Misericordias Domini a 8
(da “Sacræ Dei Laudes octo et una duodecim, duæ vero sexdecim vocibus concinendæ”)
Gian Giacomo Gastoldi, Lauda Jerusalem a 4
(da “Psalmi ad Vesperas in totius anni solemnitatibus quatuor vocibus”)
Claudio Monteverdi, Confitebor III alla francese a 5
(dalla “Selva morale e spirituale”)
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Salomone Rossi, Keter a 4
(da “Ashirim asher lish'lomo”)
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Claudio Monteverdi, Litanie della Beata Vergine a 6
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Benedetto Pallavicino, Dum complerentur a 8
(da “Sacræ Dei Laudes octo et una duodecim, duæ vero sexdecim vocibus concinendæ”)
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Amante Franzoni, Dixit Dominus a 8
(da “Sacra omnium solemnitatum vespertina psalmodia”)
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Claudio Monteverdi, Lauda Jerusalem a 7
(da “Vespro della Beata Vergine”)
INFORMAZIONI SEDE
SPETTACOLO
Monastero di Santa Chiara
Via Lagustena 58g
Genova